Ri/scoprirsi

Il progetto Ri/scoprirsi è stato il primo progetto che Andrea Simonetti ha proposto agli utenti nel momento della nascita ufficiale dell’associazione Lapsus nel 2014.

Il progetto si sviluppa come un laboratorio arteterapico finalizzato alla riscoperta di sé e dell’altro attraverso l’autoritratto e il ritratto. Il progetto è diviso in due fasi:

  • Autoritratto
  1. AUTORITRATTO A MANO LIBERA
  2. LA FOTOGRAFIA VIENE USATA COME IDENTIKIT: viene fotografato il volto di ogni ragazzo
  3. ELABORAZIONE DELLE FOTOGRAFIE: con l’utilizzo di lucidi e materiale grafico/pittorico differente per permettere agli utenti di osservare, conoscere e lavorare sul proprio volto attraverso il lavoro su più autoritratti
  4. SCOMPOSIZIONE DEL VOLTO: le fotografie sono state prima divise a metà e poi divise nei singoli dettagli e proprio da questi dettagli i ragazzi hanno ricreato il loro volto disegnandolo, colorandolo e reimmaginandolo

 

  • Ritratto dell’altro
  1. FOTOGRAFARE L’ALTRO: i ragazzi hanno potuto utilizzare e sperimentare il mezzo fotografico facendo una foto ad uno dei propri compagni Lapsus
  2. RIDISEGNARE L’ALTRO: i ragazzi, tramiti l’utilizzo di lucidi e carta copiativa, hanno potuto lavorare sul volto del proprio compagno
  3. SCOMPOSIZIONE DEL VOLTO DELL’ALTRO: grazie alla scomposizione delle fotografia, i ragazzi hanno potuto lavorare del volto del compagno partendo dal dettaglio per loro più significativo e ricreando la loro immagine di quel volto

 

Grazie a questo progetto, gli utenti hanno potuto lavorare sull’immagine di sé, sulla loro corporeità ed emotività, così come su quella dei proprio compagni. Questo progetto è stato davvero molto importante perché ha permesso ad ognuno di loro di conoscersi e conoscere l’altro, di riscoprirsi e di creare una sinergia nel gruppo, che piano piano si allargava di numero.

Il progetto della durata di sei mesi è stato un impegno emotivamente importante per tutti i ragazzi che alla fine del laboratorio hanno potuto vedere tutti i loro miglioramenti sia dal punto di vista grafico (molti utenti all’inizio del progetto non erano in grado di disegnare correttamente il proprio volto) che della relazione (maggiore conoscenza ed unione all’interno del gruppo). Inoltre sono state utilizzate diverse tecniche artistiche, dal disegno alla pittura, al ricalco con carta copiativa ma soprattutto la fotografia, grazie alla quale i ragazzi studiare il proprio volto e lavorare su alcuni dettagli.

Il progetto Ri/scoprirsi è stato molto apprezzato sia in Italia che all’estero. Come sviluppo di questo progetto è nato il progetto U.N.I.C.A., e grazie al suo potenziale educativo davvero significativo è stato ed è tutt’ora richiesto in molte scuole primarie e secondarie di Senigallia.